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C’era una volta, anzi c’era due volte,
perché la prima volta era andata male …
una scoiattolina, molto bisbetica.
Aveva la coda molto storta, la mattina, quando si svegliava,
usciva di casa, e dava un calcio a un ramo li vicino,
o anche una grondaia li vicino, dove passava l’acqua,
per fare capire a tutti che era di cattivo umore.
La mamma, poi, era ancora peggio di lei:
sbatteva di qua, e sbatteva di la le noci,
così che tutti gli alberi intorno
sapevano che si era svegliata,
e che era di cattivo umore.
Un giorno, allora, venne un angioletto da una nuvoletta
a vedere cos’era tutto questo fracasso,
e disse:
-“ Possibile che qui non si possa dormire in pace, sulle nuvolette?
Che problemi ci avete?”
Ch’avranno un grosso problema, pensava,
sarà cascato l’albero, forse …
forse … deve passare un autostrada qui, e vogliono tagliare l’albero …
forse … sta cascando la Luna sopra l’albero …
Avranno certamente qualche grosso problema,
per essere tutti quanti così girati ...”
Allora va li; e cerca qui, cerca lì,
neanche un cercatore specializzato ci riuscì, a trovarlo un problema.
Non c’erano problemi, ma erano girati lo stesso.
Non si trovava un problema vero neanche …. neanche a pagarlo.
Hanno provato anche a pagarli:
-“Signori! Signori! Problemi!
Qui si possono comprare! Tutto quello che volete…!!
Compriamo tutto! e vi diamo un problema in cambio!!”
Ma nessuno a loro poteva dargli un problema, vero,
a loro non si poteva dare nessun problema.
Perché i problemi con loro si trovavano male, si trovavano malissimo,
loro c’avevano già tanti problemi fasulli per conto loro,
che non si poteva certamente dargli qualche altro problema,
E così, i problemi veri da loro scappavano,
come se avessero visto una strega.
E allora, l’angioletto, non trovando nessun problema, fece:
-Toc! Toc! Toc!….
e bussò alla porta dell’albero.
Si aprì la porticina, e subito risposero:
-”Eh! Cosa c’è?
Chi c’e? Cosa volete? Che c’è? Come mai?
Che, c’avete qualche problema ?”.
-”No, veramente, scusi … che, qualche problema ce l’avete voi?
-”No, noi non abbiamo problemi da vender;
ci servono tutti quanti, i nostri problemi.
Ci servono: qui ci abbiamo una dispensa piena di problemi,
poi in libreria abbiamo tanti problemi sugli scaffali,
nelle scale, c’è un bel mucchietto di problemi …
non abbiano problemi in più per nessuno.”
-”Mah! Veramente … io ci avrei tanto bisogno di un problema!
Sono un angioletto senza problemi, così, che sto bene bene, e …
e non va bene,
che io sto tanto bene, mentre voi state tanto male!”
–”Beh!”, dice, “questo è vero,
però questo è un problema tuo.
Bene: adesso anche tu c’hai un problema”.
“Ah! Grazie, Grazie!! Adesso anche io c’ho un problema!
Come sono contento!”
E se ne tornò sulla nuvoletta, pieno di problemi.
Ogni giorno, da quel giorno in poi, quando scendeva giù,
raccattava qualche altro problema.
E così presto la nuvoletta cominciò, piano piano, ad appesantirsi.
Si appesantiva, si appesantiva,
scendeva, scendeva,
e siccome stava proprio sopra l’albero …
ad un certo punto …
“Parapapà!!…”
cascò dentro l’albero.
E così tutti i problemi si rovesciarono fuori,
come se fosse la borsa della spesa,
e finirono dentro al tronco dell’albero.
Allora la mamma scoiattolina disse:
-”Aah!! che bello, tanti problemi nuovi!! Che bello!!
Possiamo metterli … Facciamo una specie di nuova stanzetta,
sopra questo altro ramo,
così ci mettiamo i problemi nuovi!”.
E cominciarono a costruire, lei e il babbo scoiattolo,
quella nuova stanzetta.
Solo che c’era un problema ….
che il ramo, dove era costruita questa nuova stanzetta, era troppo debole,
e così si incrinò quasi subito, fece:
-”Cric! Craac! Cruc!”
E stava quasi per cadere ….
soltanto che sotto non c’era nessuno.
Era un problema.
-”Meglio che caschi in testa a qualcuno”, pensarono,
E così, ci misero sotto tre o quattro caprette a pascolare,
così era un problema se cascava giù la casetta.
Così, fatta la casetta,
misero tutti i problemi a posto, e poi …
E poi … avevano un altro problema:
che non c’erano altri problemi nuovi.
Intanto anche l’angioletto si era sistemato anche lui nella nuova stanzetta,
e si era accomodato bene bene, aveva fatto anche un piccolo camino,
e però c’era il problema che poi, si era incendiato il camino,
stava per bruciare tutti i problemi …
Però loro, per fortuna, riuscirono a chiamare i pompieri,
che ebbero il grosso problema che si era rotta una gomma,
quindi non potevano venire subito.
Però riuscirono a spegnere i problemi
prima che andassero completamente a fuoco ….
rimasero soltanto un poco bruciacchiati.
Ma successe un miracolo, ad un certo punto:
dopo questo problema si vide infatti che
quando i problemi vengono abbrustoliti …
si sciolgono come la neve!!
Se tu metti un problema sopra il fuoco …
quello …
-“Bsshhhht! “
diventa niente!
Una specie di zucchero filato, praticamente,
quando vai a mangiarlo,
-”Bshhhht! “
è tutta aria, non ci resta niente,
oppure come il polisterolo, ecco… si scioglie
… come la neve al sole
E allora a un certo punto questi erano tutti scappati,
non c’erano piu per niente, si scioglievano proprio,
con questo fuoco del camino.
E l’angioletto meditò:
-”Ecco, così abbiamo ottenuto due buone cose:
uno, che stiamo più belli caldi con questo camino,
e, due, i problemi se ne vanno da soli!”.
Scappavano anche dalla finestra, persino,
scappavano da sotto la porta …
era un fuggi fuggi.
Qualcuno, persino sotto il tappeto.Infatti l’angioletto camminando, per andare a vedere cosa succedeva, inciampò … perche il tappeto ci aveva un montarozzo grosso così, ed era un grosso problema,
che stava li, tremando tremando, sperando
che non lo vedesse nessuno ….
ma l’angioletto inciampo’ …
e allora lui lo prese, lo buttò nel camino,
e nel camino … quello si sciolse subito.
E i problemi così uscivano come fumo dal camino,
e i problemi non c’erano più.
E … poi venne la primavera, e poi venne l’estate,
e non c’era più bisogno del camino,
rinforzarono il ramo dell’albero con un po’ di scotch,
e la mamma scoiattolina, insomma, si trovò bene anche lei,
con questa cosa del camino, adesso era tranquilla,
e il babbo scoiattolo andava a comprare la frutta.
Soltanto che la scoiattolina, ogni giorno andando a scuola,
dava sempre un calcio a questo ramo,
e che era un ramo che teneva su la tettoia.
Siccome la tettoia stava su soprattutto su quel ramo,
un bel giorno diede un calcio più forte
e si ruppe il ramo.
E la tettoia cascò giù sopra il tetto.
Il tetto cascò giù sopra la mamma,
e la mamma cascò giù sopra la scoiattolina,
la scoiattolina cascò giù sopra la cartella della scuola,
e la cartella della scuola disse:
-”Eh, qui, c’ho un grosso problema, qua, sopra la mia testa!”,
Allora Beatrice subito intervenne:
rimisero tutto insieme con lo scotch e col martello e col coltello,
ehm, volevo dire coi chiodi,
e venne un lavoro un po’ bislacco, al posto del sostegno della tettoia,
e ….
così la tettoia torno’ a posto,
così il tetto torno’ a posto,
così la mamma torno’ a posto,
così la scoiattolina torno’ a posto,
così la cartella torno’ a posto,
così tutto torno’ a posto …
Ah!!
Finalmente!!!
E cominciarono ad andare giù, verso la scuola, che era in discesa,
e quindi, come facevano tutte le mattine,
misero la coda tutto intorno al collo, e alla testa,
e poi si appoggiarono,
e cominciarono a rotolare, giù per la discesa.
Erano tutte belle belle, tutte paffutelle,
una più grande e una più piccola,
e il papà le accompagnava a scuola tutte le mattine,
con questo metodo della pallina.
Diceva:
-”Adesso facciamo le palline!”, e
“Puffete!!” ,
quelle arrotolavano la coda, e poi si accucciavano,
e poi si davano una spintarella colla coda e ….
Giù!
“Zuum!!!”
Che poi, quando le palline che erano tutte colle curve,
e quando si trovava la curva,
si divertivano un sacco!!
e facevano:
-”Oooh! … Aalehòp!
La curva!!”
E poi arrivavano alla scuola,
e il problema era frenare …
Però ci avevano … i fazzolettini di carta
che la mamma glieli aveva dati la mattina,
per soffiarsi il naso … e tutto quanto,
e loro lo usavano come paracadute!
Ci mettevano quattro elastici, sugli angoli …
e quando era vicino alla scuola,
“Pah!!”
tiravano fuori l’elastico, e si gonfiava il paracadute, e
“Pffuuuuu!!!”
frenavano!
Iiiih, …
siamo arrivati alla scuola.
Però questo dopo, perché avevano imparato,
e così non ci avevano più problemi,
perché prima, invece, qualche problema capitava.
Per esempio, non riuscivano a frenare bene,
e un giorno una scoiattolina,
finì proprio dentro il secchio della spazzatura
che c’era accanto alla porta,
perché non avendo fatto una buona mira,
e quindi frenando, fece
“Splash!!!”
e finì dentro il coso della spazzatura …
piena di pezzi di pizza pazza,
di pezzi di pizza ed altro che i bambini mangia – pizza lasciavano dentro alla pattumiera …
E quindi uscì fuori tutta sporca
di pomodoro,
di pezzi di pizza pazza,
e anche con qualche scatoletta di fagioli sopra le orecchie,
e attaccata alla coda … anche un pezzo di plastica,
che serviva a coprire la bicicletta nuova che le avevano comprato il giorno prima …
E così, frequentando la scuola, cominciò a imparare
a vivere senza problemi.
Era diventata bravissima, era diventata la prima della classe,
sapeva superare tutti i problemi,
e così grazie al cielo, invece che arrabbiarsi,
non ebbe più problemi da risolvere!!
Fine della storia!!